Voli aerei, ancora aumenti: arriva l’extratassa da pagare | Ecco a quanto ammonta e come evitarla

Aumentano ancora i prezzi dei voli aerei: ecco a quanto arriva con l’extratassa da pagare e come evitarla.

Prendere un volo quanto costa? A oggi a quanto pare i biglietti aerei sono aumentati di tanto e oltre all’eliminazione delle tariffe a basso costo, degli extra per i gambali a mano, è stata introdotta un’altra tassa da pagare: ecco di cosa si tratta.

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Voli aerei, ancora aumenti: arriva l’extratassa da pagare-Icicero.it

Voli troppo cari? Ci sono ancora aumenti per chi compra i biglietti aerei infatti arriva un’altra tassa da pagare che grava sul costo del biglietto finale. Vediamo di cosa si tratta, a quanto ammonta, e come fare per evitarla.

Tasse extra per i biglietti aerei: a quanto ammonta la nuova tassa e come evitarla

Per ridurre l’addizionale comunica il costo del biglietto aereo può arrivare a salire fino a 9 euro. Come afferma Assaeroporti infatti è stato chiesto di “abbassare l’imposta su tutti gli scali a 2,5 euro, destinando 1,5 euro al Fondo del Trasporto Aereo e un euro ai Comuni aeroportuali“.  Al momento i passeggeri dagli aeroporti italiani padano una tassa, l’addizionale comunale, sui diritti di imbarco. Questa cambia da città a città e varia da 6,50 a 9 euro. L’imposta quindi può far aumentare il costo del biglietto del volo in quanto si somma ad esso. L’obiettivo al momento è quello di ridurre la tassa e portarla quindi a un prezzo più basso, sui 2,50 in cinque anni.

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Ecco a quanto ammonta e come evitarla-Icicero.it

I passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani quindi continueranno a pagare questa tassa direttamente sul costo del biglietto aereo. L’imposta al momento però non solo rischia di aggravare il fenomeno del caro voli, ma è anche estranea alla norma originaria. Negli anni infatti i provvedimenti poco chiari ne hanno incrementato gli importi senza motivi validi. Parte di questa tassa è stata infatti destinata a finalità non attinenti con il trasporto aereo come i 3,50 versati all’Inps in modo generico. Insomma iniziative che però Assaeroporti ha invitato a rivedere in maniera urgente puntando alla progressiva riduzione su tutti gli scali italiani.

Secondo l’associazione la tassa deve essere portata 2,50 di cui 1,50 e 1 euro destinati al Fondo del Trasporto Aereo e ai Comuni aeroportuali. Con questa proposta ci sarebbe una maggiore competitività e anche connettività aerea, nonché una riduzione del prezzo del biglietto aereo. La tassa non può però essere eliminata del tutto in quanto serve a garantire stabilità al comparto quindi ai lavoratori e alle risorse del settore.

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