Storie di Sera: il caso Dirk Hamer, le accuse e i presunti responsabili mai identificati

Dirk Hamer fu colpito da un colpo d’arma da fuoco sull’isola di Cavallo nella notte tra il 17 e il 18 agosto 1978: se ne parla a ‘Storie di Sera’ su Raiuno.

Dirk Hamer
Un ritaglio di giornale sul caso Dirk Hamer (iCicero.it)

Il caso Dirk Hamer e il coinvolgimento di Vittorio Emanuele di Savoia, che è stato accusato, processato e successivamente assolto per questo omicidio. Di questa vicenda si occupa il programma “Storie di sera” su Raiuno, condotto da Eleonora Daniele e in onda lunedì 15 aprile alle 23:25. Si tratta di un caso che ha diviso l’opinione pubblica per anni, lasciando molti dubbi sulla ricostruzione degli eventi.

A quanto pare, a distanza di quasi 50 anni, l’unica certezza è che l’uomo venne colpito da un colpo d’arma da fuoco sull’isola di Cavallo nella notte tra il 17 e il 18 agosto 1978. Nella trasmissione di Raiuno, in onda appunto stasera, verranno presentati filmati e testimonianze esclusive. Noi cerchiamo di ricostruire la vicenda basandoci su quanto finora sappiamo su quella morte violenta.

Chi ha sparato a Dirk Hamer

Vittorio Emanuele di Savoia
Le accuse a Vittorio Emanuele di Savoia (iCicero.it)

Il libro “Il Principe – La vera storia di Vittorio Emanuele”, scritto da Birgit Hamer, sorella di Dirk, riassume i dettagli della vicenda, dal punto di vista dei familiari di una vittima che non ha mai avuto giustizia. Questo ragazzo ferito in maniera grave era figlio del medico e teologo Geerd Hamer e si trovava sull’imbarcazione con altri turisti tedeschi quando è stato colpito.

Come noto, Dirk Hamer non muore subito, ma solo a dicembre dello stesso anno dopo una lunga agonia e una serie di tentativi di salvargli la vita che purtroppo non vanno a buon fine. La famiglia di Dirk ha lottato per anni per ottenere giustizia, sostenendo appunto che sarebbe stato il membro della Casa Savoia a esplodere quei colpi di pistola dalla sua imbarcazione verso quella dove si trovava il giovane.

Negli anni, Vittorio Emanuele di Savoia, peraltro recentemente scomparso, non solo si è dichiarato innocente, ma ha anche suggerito ipotesi di complotto, spiegando che qualcun altro avrebbe sparato e spiegando che i colpi sarebbero stati esploso dopo una colluttazione con Nicky Pende, il medico chirurgo ex marito di Stefania Sandrelli, il quale ormeggiava con un’altra imbarcazione sullo stesso porto.

Contro Vittorio Emanuele di Savoia c’è un’intercettazione in carcere

Vittorio Emanuele di Savoia, salito sull’imbarcazione di Pende, effettivamente spara – dice lui a scopo intimidatorio – ma sostiene di non aver colpito nessuno e che poi sarebbe nata la lite appunto con lo stesso medico chirurgo. A Dirk Hamer, sostiene il membro di casa Savoia per anni, ha sparato qualcun altro. Nel frattempo, nel 2019, è morto anche Pende e nel 1991 Vittorio Emanuele è stato assolto.

L’unica accusa rimasta in piedi nei suoi confronti è quella di porto abusivo di arma, per cui viene condannato a sei mesi di reclusione, al termine di un processo molto contestato. Nel 2006, il savoiardo è in carcere a Potenza perché coinvolto nello scandalo Vallettopoli e – non sapendo di essere intercettato – spiega a un altro detenuto di aver “fregato il tribunale francese”.

Nelle sue parole, si evidenzierebbe infatti che sarebbe stato proprio lui a sparare contro il giovane deceduto poi mesi dopo, parla di due colpi e di una ferita alla gamba, colpita “passando attraverso la carlinga”. Ma anche in questo caso il membro di casa Savoia parla di intercettazioni manipolate ad hoc e respinge ancora una volta quelle accuse, finendo però per essere condannato per calunnia contro Birgit Hamer.

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