Facebook, invito al boicottaggio: in molti alzano le barricate

L’Olanda sta pensando seriamente di bloccare la pagina di Facebook e ed Instagram per questioni di sicurezza

Facebook Olanda Garante privacy Meta
Profilo Facebook-(iCicero.it)

 

I social network hanno cambiato il modo di vivere agli esseri umani in qualsiasi zona del mondo: si passa tanto tempo a scrutare notifiche, video, immagini e ciò che accade sui propri profili.

Negli ultimi tempi, sono anche in aumento le truffe che gli hacker riescono a creare nei confronti delle persone che per la maggior parte ci cascano riuscendo ad entrare in dati personali e violando privacy e sicurezza. 

Dall‘Olanda, intanto il garante della privacy potrebbe bloccare l’uso della sua pagina Facebook, che non è ritenuta tanto sicura.

Blocco di Facebook dall’Olanda

Facebook Olanda Garante privacy Meta
Meta-(iCicero.it)

 

Come un fulmine a ciel sereno, Facebook non ha vita tranquilla in Olanda, infatti in questi giorni il Garante olandese per la protezione dei dati personali ha invitato le organizzazioni governative a non usare il famoso social network in attesa che Meta faccia chiarezza su casi di frode ed attacchi continui sui vari profili.

La DPA, ossia l’Autorità olandese per la protezione dei dati, ha emesso un comunicato in cui invita il Ministero degli Interni olandese a non affidarsi alle pagine di Facebook per comunicare con i cittadini perché c’è il rischio che i propri dati possano finire nelle mani di cyber-pirati di internet.

In un messaggio Aleid Wolfsen presidente della DPA olandese ha sottolineato: “Le persone che visitano una pagina governativa confidano che le loro informazioni personali e sensibili siano in mani sicure. Il fatto che ciò possa riguardare anche informazioni su bambini e adolescenti rende questo aspetto ancora più importante. Sono vulnerabili online e necessitano di protezione aggiuntiva, altrimenti entro l’estate saremo costretti a imporre lo stop all’uso di Facebook, in linea con tali raccomandazioni”. 

La risposta di Meta

Duro il messaggio della DPA che ha cercato di convincere Meta, la nota piattaforma internazionale che controlla gran parte dei social ad avere maggiore attenzione per quanto riguarda la privacy dei cittadini.

La risposta di Meta, non si è fatta attendere, con un portavoce che ha diffuso un messaggio alla CNBC: “Siamo fondamentalmente in disaccordo con la valutazione alla base di questo parere, che non è in linea con i fatti e mostra una fondamentale incomprensione del funzionamento dei nostri prodotti”. 

Gran parte delle problematiche giunge anche dalle pubblicità o dalla scelta se pagare o meno la propria sicurezza su piattaforme come Instagram o Facebook per ottenere maggio privacy ed incolumità.

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