L’edificio attuale, pur riadattato dalla famiglia Greggi alla fine del “700” con una profonda ristrutturazione, conserva resti notevoli della preesistenze romane e medievali; le prime sono costituite dalle strutture di una domus del II sec. d. C., le seconde dagli alzati e dal loggiato a mensole del prospetto principale, probabile residuo di un profferto. Dell’edificio moderno appaiono notevoli il grande corpo scala e il piccolo cortile con pregevole portale d’accesso.