Primo esempio noto in città di casa rinascimentale, particolarmente importante per la scomparsa di altri edifici coevi. Costruita dal notaio Nicola Savio nel 1536 (come ricorda l’iscrizione sull’architrave del portale d’ingresso, in travertino come la finestra riquadrata e con iscrizione del primo piano), la casa di Via S. Rufina è addossata alle mura tardo-antiche, nei pressi dell’attuale Vicolo del Forno, corrispondente ad un antico passaggio per l’esterno.