Giallo risolto dopo quasi 60 anni: chi ha ucciso l’uomo scomparso e poi ritrovato morto

Ci sono voluti 56 anni per scoprire il nome del colpevole di un omicidio avvenuto nel ’68: il caso irrisolto non è più tale, cosa è successo?

Nastro giallo polizia
Il nastro giallo della polizia identifica una scena del crimine (iCicero.it)

Al genere crime sono dedicati milioni di contenuti multimediali e analogici e, tra questi, i casi irrisolti suscitano particolare interesse. Dai prodotti documentaristici (come Storie di sera su Rai 1 in cui si è parlato del caso Dirk Hamer) a quelli di finzione ispirati a fatti reali oppure del tutto inventati, i cold case (è questa l’espressione in inglese che definisce i casi irrisolti) sono seguitissimi da milioni di persone.

Ma per quale ragione? Se dovessimo fare un’ipotesi si potrebbe dire che in molti sperano che quei casi, prima o poi, vengano spiegati e risolti. E che magari i colpevoli siano finalmente puniti per le loro azioni. Non sempre ciò avviene e migliaia di casi finiscono per essere archiviati. In altri casi, invece, basta aspettare “solo” qualche decennio per arrivare a un punto di svolta.

L’ex moglie confessa: il marito ormai morto uccise un uomo nel 1968

Polizia
La polizia statunitense ha finalmente risolto un omicidio risalente al 1968 grazie alla confessione di alcuni parenti del killer, ormai deceduto (iCicero.it)

Ciò è quanto è successo con il caso di un omicidio avvenuto nel 1968 negli Stati Uniti, risolto dopo ben 56 anni grazie alle confessioni dell’ex moglie del killer e di un amico di famiglia. La vittima, uccisa a 47 anni a Indian River, si chiamava Hiram “Ross” Grayam ed era un lattaio reduce della Seconda Guerra Mondiale. Un giorno Ross uscì per andare a lavorare e non tornò più a casa, fino a quando non fu ritrovato morto vicino al suo camioncino.

E in effetti il suo caso è rimasto irrisolto per ben 56 anni, fino a quando non si è scoperto il nome del colpevole, ormai anch’egli deceduto. Con la morte dell’assassino, infatti, alcune persone a lui vicine si sono decise a parlare, dichiarando che prima non avevano mai potuto fare nulla a causa della minaccia che l’uomo costituiva anche per le loro famiglie.

Le indagini non hanno mai portato a nulla

Sembra infatti che l’uomo, di nome Thomas J. Williams, avesse confessato ai due di aver ucciso Grayam. Eppure le 16 indagini avvenute fino al 1974 e poi la riapertura del caso nel 2016 non hanno portato a nulla. È stata invece necessaria la confessione dei due familiari di Williams per porre la parola fine sul caso.

A commentare la questione è intervenuto anche il figlio della vittima, Larry Grayam, che perse il padre a 16 anni. Per decenni il ragazzo ha vissuto senza sapere chi avesse ucciso suo padre e oggi ha dichiarato: “Quanto successo ha devastato la mia famiglia da ragazzino e mi ha portato a condurre una vita di pubblica sicurezza e a lavorare anche come fotoreporter“.

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